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Partito!


Il primo giugno è ripartita l’attività ciclistica. Dopo qualche mese di inattività ho ripreso la mia fantastica e storica bicicletta da corsa. Un po di manutenzione necessaria: sostituzione camere d’aria e copertoni. Acquistato abbigliamento adeguato (spendendo molto poco… da Decatlhon).

Mentre mi avviavo in macchina deciso ad iniziare un gatto nero mi ha attraversato la strada… non è stato un bell’inizio! Infatti sostituendo la camera d’aria scopro che una era bucata, difetto di fabbrica! Amen, recupero quella vecchia e poco dopo si parte.

Percorso classico degli anni passati: pianeggiante, partenza da san vito al tagliamento, carbona, san paolo, morsano, cordovado, casette, savorgnano, sanvito al tagliamento. Circa 27 Km, non ho rilevato il tempo, anche se circa ci ho messo un’oretta. A parte il tratto Ligugnana-Carbona, dove l’asfalto è pessimo tutto il resto è liscio. Panorama eccezzionale, aromi campestri, qualche sniffata pessima tra morsano e cordovado, causa allevamenti vari.

Fisicamente come prima uscita è stata impegnativa, ma non impossibile, incoraggiente anche se gli ultimi 4 Km erano interminabili. Poca la mancanza di fiato, maggiore rigidità muscolare… come prima uscita decisamente OK.

Ho acquistato questo printer server della HP. Deve suportare una rete wireless creata con un modem router Digicom Michelangelo, una stampante laser Samsung a colori modello CLP 310, un MacBook 13″ e un eeebox con Win XP.
Bene dopo l’acquisto mi accingo ad installare il software di configurazione sul mac, pochi problemi fino a quando il pogramma deve verificare la connessione wireless. Non c’è nulla da fare. Dopo innumerevoli tentativi anche installando tutto su win Xp provo l’utltimo tentativo: disabilito il filtro sul MAC Address del router, funziona!

OK rimpacchetto tutto e riporto al negozio, non ho nessuna intenzione di abbassare il livello di sicurezza della rete solo per un printer server poco amichevole!

Nel 1979 sono andato al cinema per la prima volta, ricordo che ero seduto in galleria e che ero molto emozionato. Il film era “Io sto con gli ippopotami“, con Bud Spencer e Terence Hill, il Cinema si chiamava Garibaldi.
Successivamente ricordo di aver visto un film con Adriano Celentano: Asso.

Oggi il cinema non c’è più, al suo posto un centro estetico, il film lo passano ogni tanto in tv.

20 anni dopo ho iniziato a lavorare in un cinema dello stesso paese e utilizzavo lo stesso proiettore Prevost che ha proiettato il film nel ’79.

Oggi io non lavoro più al cinema ma il proiettore è ancora al suo posto e continua a funzionare.

Sono passati 29 anni …

Visto che il governo ha deciso di posticipare l’attuazione della direttiva 20-20-20 ho deciso che deve aumentare il mio livello personale di attenzione all’ambiente.

Il mio personale contributo consiste nell’eliminare i bicchierini di plastica della macchinetta del caffè e sostituirli con delle magnifiche tazzine di ceramica. Ogni giorno almeno 4 bicchierini finivano nelle immondizie (nemmeno differenziate, a Pordenone non è attiva la raccolta in tutta la città…) quindi qualche centinaio di bicchieri non inquineranno più.

purtroppo date le ridotte dimensioni dell’ufficio non posso utilizzare questo servizio.

anche con poco si contribuisce alla salvaguardia dell’ambinte!

rullini scaduti

un post recuperato… dal 2008

Lo so è già capitato altre volte… anche qui
cosa ci vuoi fare, sarà la pigrizia sarà la mancanza di ispirazione ma i rullini di foto ogni tanto scadono senza che me ne accorga!

In ogni modo però posso dire di essere fortunato perchè in entrambe le volte il contenuto si è salvato ed è risultato di un livello accettabile.
In questo caso si tratta di un rullino 35 mm della ILFORD in bianco e nero rimasto dentro la mia MINOLTA X300 per troppo tempo.

Le foto sono un po’ sgranate ma bisogna tenere conto che si tratta di un 400 ASA quindi i grani sono dovuti anche alla sensibilità della pellicola, e spesso come piace a me sono un effetto desiderato (oggi con le digitali non succede… oppure non è dovuto alle ragioni tecniche che facevano della pellicola un supporto particolarmente emozionante).

L’aspetto negativo (si questa volta sono in acido!) dell’esperienza è il costo dell’operazione.
Dato che non si poteva sapere l’esito dello sviluppo ho concordato con il fotografo di non stampare subito le foto ma di limitarci a sviluppare il rullino. Poichè è un rullino in bianco e nero si aspetta circa 5 giorni… il costo è di ben 5,00 €.
La brutta sorpresa però una volta constatato che le immagini sono state conservate dalla pellicola è stata la spesa per la stampa: il fotografo ha applicato il prezzo della ristampa anche se si tratta di prima stampa… pazienza 36 foto 18,00 €! Mi sembra comunque un po’ tanto…

Solo una nota però è davvero pessima davvero: avendo visto che altri clienti ricevevano gratuitamente un semplice portafoto insieme ai loro scatti ho chiesto anch’io di poterne avere uno per le mie immagini:

“Certo, scelga pure! costa solo 1,50€!”

COSA? spendo 23,00€ (che una volta erano quasi 50 carte da mille!) per delle foto in bianco e nero pagando la prima stampa al prezzo della ristampa e non mi regali un misero portafoto? hai perso un cliente… ma lo so non te ne frega niente caro amico fotografo, il tuo negozio è strapieno di gente, uno più uno meno che differenza fa?

Mi consolo soltanto del fatto che sono usciti dei bei ritratti di mio figlio, che ho intenzione di stampare facendo degli ingrandimenti, ma ovviamente andrò da un altro fotografo…

Un post recuperato… dal 2008

é dell’altro giorno la notizia che in Germania non sarà più stampato l’orario dei treni.

E’ una buona notizia, anche perchè oggi internet potrebbe è sicuramente più efficiente, indicando molte informazioni aggiuntive. Spero che in Italia ci adegueremo presto a questa iniziativa dei nostri cugini, soprattutto per risparmiare qualche albero…

Mi viene in mente però un’esperienza che rivivo ogni volta che mi fermo in stazione a consultare il pannello degli orari.
Consulto le destinazioni e gli orari che mi riguardano, ma inevitabilmente vengo attirato da destinazioni che definirei “esotiche”, quelle dei treni a lunga percorrenza. KIEV, MOSCA, SCHAFFHAUSEN, PARIGI, e semplicemente guardando l’orario di arrivi e partenze sono tentato di andare in biglietteria ed acquistare il biglietto.
Sembrano così vicine, partenza da Trieste ore 6.30, arrivo a Schaffhausen 15.47 tutto senza cambi di treno…

200 lire del 1977

Un post recuperato… dal 2006!

Con l’avvento dei distributori automatici di bevande e merende c’è sempre stata la necessità di portare con se un po’ di monetine per poter consumare i prodotti distribuiti.

Questo accadeva, per quanto mi riguarda, a partire dalle scuole superiori, dove ricordo imperversare una particolare leggenda metropolitana: chi avesse trovato 200 lire coniate nel 1977 avrebbe posseduto  una moneta rara e di valore.

In questi giorni, quando ormai le lire sono andate in pensione, non ci pensavo più ma casualmente mi è tornata alla mente quella storia e così rovistando tra le cose del passato ho trovato alcune monete del valore di 200 lire coniate nel 1977.

È seguita così una veloce ricerca su internet che mi ha fatto scoprire che effettivamente un fondo di verità c’è, ma soltanto per le prime monete coniate in quell’anno in quanto riportano la scritta PROVA sul rovescio a destra dell’inizio dell’ingranaggio. Tale moneta è effettivamente una rarità, per le altre invece la quantità si aggira intorno ai 15 milioni di unità, e quindi vengono considerate comuni.

Una piccola curiosità, la moneta coniata nel 1977 è la prima moneta in cui vengono abbandonati i temi agricoli per introdurre invece temi di connotazione industriale come l’ingranaggio.

un salice resistente

Un post recuperato… dal 2006

Qualche giorno fa sono salito nella soffitta. Rovistando tra le cose vecchie salta fuori una scatola che contiene alcune cose veramente interessanti: una macchina fotografica degli anni sessanta, una Bencini CometIII perfettamente funzionante (basta trovare i rullini adatti …) e un paio di rullini tra cui un mitico OR.WO in bianco e nero comprato in Yugoslavia (eh si un po’ di tempo fa…). Scatta immediatamente l’operazione sviluppo e dopo qualche giorno di attesa scopro il risultato che vedete qui sopra, niente male per essere sopravvissuto a molti anni e chissà in che condizioni, dimenticato dalla memoria! Complimenti alla OR.WO, i suoi prodotti sono davvero eccezionali!
Per inciso quello nella foto è un salice che si trova nel greto del fiume Tagliamento nei pressi dell’abitato di Rosa, appena ci ripasso gli farò un’altra foto per vedere se anche lui è sopravvissuto come la sua immagine.

Un post recuperato… dal 2006!

Sono ritornato sul greto del fiume Tagliamento per cercare il famoso salice ritratto nella foto che trovate qualche post più sotto.

Purtroppo la sorpresa è stata di scoprire che l’albero non c’è più!
Chissà che fine a fatto questo salice che è resistito per alcuni anni impresso su una pellicola fotografica?

Pennac

Immagine di Diario di scuola

Il primo vero post deve parlare di una passione che mi impegna moltissimo: la lettura.

Su ANOBII trovi la mia piccola libreria.

Uno dei miei autori preferiti è senza dubbio Daniel Pennac, di cui sto leggendo “diario di scuola”.

Mi è piaciuta una riflessione, che peraltro è aperta… LA RICERCA DEL COLPEVOLE.

Dice più o meno così:

– ma alla scuola materna non vi hanno insegnato come ci si comporta? dice il maestro elementare-

– cosa avete mai fatto alla scuola elementare dice il professore delle medie agli allievi analfabeti-

– qualcuno mi può dire cosa avete imparato alla scuola dell’obbligo? esclama il professore del liceo-

– davvero provengono dal liceo questi studenti? scandalizzato il professore universitario-

– spiegatemi cosa vi hanno insegnato all’università? esclama tuonante l’industriale ai nuovi assunti-

La morale è tutta qui, chi sarà il colpevole? Alla fine se non siamo capaci di utilizzare quel po di cervello che ci resta la colpa sarà sempre nostra! non andremo bene in essun posto.